Omaggio a Michelangelo Verso






Luttino



Omaggio a mio padre, il Tenore Michelangelo Verso
nato il 18-03-1920 a Palermo e deceduto il 18-09-2006.
Uomo e personaggio indimenticabile per me, ma credo anche per
tante altre persone che hanno avuto modo di conoscerlo personalmente

Mi sono preso questo impegno sentimentale di scrivere un omaggio a mio padre, ma ci sarebbe tanto da raccontare che non saprei da dove incominciare e dove finire... posso dire che per me era un uomo unico, eccezionale, con una grandissima personalità e ricchezza d’animo ed io mi sono sentito sempre in un certo modo protetto e privilegiato di essere suo figlio e di poter stare vicino a lui.

Mio padre ha avuto l’opportunità di cantare in molti paesi e città, in tantissimi teatri e numerosissimi spettacoli e trasmissioni radiofoniche e televisive, viaggiando per quasi mezzo mondo, sempre per merito della sua voce e della sua arte del belcanto.
Quando ha cantato all’estero, ha rappresentato sempre con grande onore e successo la Sicilia e l’Italia, sia nel canto lirico che nel classico napoletano e folcloristico siciliano, ricevendo ovunque ottime critiche, spesso molto lodevoli. Amava tanto la sua patria, la Sicilia in particolare, e non ha mai dimenticato mai la sua terra e le sue origini.

Grazie alle numerose esperienze da lui vissute attraverso svariate vicissitudini, semplicemente standogli vicino c’era sempre qualcosa da capire e imparare. Era un uomo che sapeva comportarsi nel miglior modo con tutti e nella vita sapeva adattarsi a qualsiasi circostanza.

Io sono stato sempre molto orgoglioso di avere un padre così, non soltanto per il suo canto (che certamente ammiravo tantissimo e per il quale sono diventato il suo più importante fan e critico), ma anche per la sua rara modestia e umiltà, il suo grande cuore, per la sua  disponibilità verso gli altri, per la grande sensibilità d’animo e l’immenso amore che aveva per me; mi vantava sempre ovunque e per la mia innata timidezza mi metteva spesso in imbarazzo.

Avevamo un’affinità unica; non eravamo semplicemente padre e figlio, eravamo anche come fratelli e nello stesso tempo amici inseparabili, condividevamo insomma quasi tutto, nel bene e nel male. 
Eravamo molto legati e sempre in pensiero se uno di noi stava poco bene. 

Visse con grande passione e amore per l’arte del belcanto
Quando la sua voce bella e unica venne a mancare, la sua vita finì
Rimani sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori

 Sono esattamente queste le parole che mi sono sentito di far mettere
sulla sua lapide all’interno della nostra tomba di famiglia.

La sua vita era prima di tutto cantare e trasmettere delle emozioni a chi lo ascoltava, questa era la sua vera gioia e la più grande passione che sempre lo accompagnava. Ricordo che dopo una sua interpretazione della ‘Cavalleria Rusticana’, in una critica scrissero che avevano finalmente ascoltato ‘un Turriddu molto focoso’ !

Ogni volta che cantava era come se illuminasse e riflettesse la sua anima, e appunto cantando con l’anima sapeva coinvolgere e “prendere in ostaggio”  il pubblico. Difficilmente si risparmiava. Devo dire che innanzitutto era nato cantante, l’aveva  nel sangue!  Certe qualità si hanno dentro già da piccoli o da molto giovani e lui quelle del canto e d’artista nel profondo dell’anima le aveva tutte.

Mio padre iniziò a cantare in chiesa quando aveva circa sette anni.
Poi verso i quindici anni, il Maestro Giacchino Carmelo, M° presso il Conservatorio di Musica di Palermo, lo invitò a partecipare come solista nel “Coro della Conca d’Oro”, a quei tempi uno dei migliori cori polifonici e gruppi folcloristici siciliani, dove iniziò a cantare le più belle canzoni siciliane classiche dell’epoca. Già allora con questo coro fece molte tournée (anche all’estero) riscuotendo successi ovunque.
A diciassette anni, la passione del volo lo spinse a partecipare ad un Concorso Nazionale per pilota di volo a vela (pilota d’aliante) e lo vinse.
Fu così che dovette seguire un corso di pilota a Bovolone, dove ottenne, come uno dei più giovani in Italia, il brevetto.

Nel 1941, con il cantante
Achille Togliani vinse una borsa di studio per diventare attore-cantante al Centro Sperimentale per Cinematografia di Roma (Cinecittà) ma purtroppo, a causa della guerra in corso, non riuscì a completare quegli studi… A Cinecittà ebbe modo di conoscere personalmente diversi attori: Amedeo Nazzari (con il quale recitò in una breve scena per un film), Luisa Ferida, Osvaldo Valenti, Rossano Brazzi, Carla del Poggio, il Principe Antonio de Curtis (in arte Totò) e Miriam di San Servolo (sorella di Claretta Petacci).  L’anno dopo si qualificò finalista in un concorso di canto alla EIAR (RAI) cantando in diretta nel programma radiofonico “Trenta minuti nel mondo” dove i radioascoltatori potevano esprimere il loro voto inviando cartoline postali.

Nel 1949 il famoso tenore Beniamino Gigli lo scelse, come una delle più belle voci di tenore emergenti, per cantare al Teatro Massimo di Palermo in un concerto lirico a totale beneficio del Comitato Cittadino ‘Salviamoli’, offerto e organizzato dallo stesso Gigli. Così mio padre ebbe l’onore di aprire il concerto con la romanza ‘Vieni’ di Denza e di  cantare, come penultimo brano in programma, ‘Che gelida manina’ dalla Bohème. Anche Gigli prese parte al concerto cantando tre romanze. La critica fu molto favorevole; di mio padre scrissero che era un tenore lirico di grandi promesse.

Nel 1950, avendo vinto un Concorso Internazionale per cantanti lirici, gli venne assegnata una borsa di studio per perfezionamento all’Accademia Musicale Chigiana di Siena dove studiò con il Soprano Ines Alfano Tellini ed il M° Giorgio Favaretto. Nel saggio finale fu prescelto per cantare nella Basilica San Francesco di Siena, con orchestra sinfonica e coro diretti dal M° Andrea Morosini, nel concerto commemorativo per il cinquantenario della morte di Giuseppe Verdi, ottenendo un grande successo di pubblico (circa tremila spettatori presenti) e critiche entusiaste dalla stampa.
Al concerto era presente anche il Mecenate, fondatore e Presidente onorario dell’Accademia, il Conte Guido Chigi Saracini.

Poi seguirono le prime registrazioni storiche sui dischi 78 giri: ‘Vitti ‘na crozza’ su dischi Cetra nel 1951 (che diventò subito un successo mondiale), ‘E vui durmiti ancora’ (mio padre fu il primo a registrare questi due brani su dischi) e tante altre canzoni classiche siciliane e napoletane su dischi Fonit incisi nel 1952 (Torna, Passione, Addio a Napoli, etc..). In quell’anno mio padre fu invitato dal M° Furio Rendine per partecipare al Festival della Canzone Napoletana, ‘La Piedigrotta’, (la tournée durava due mesi) dove cantò, accompagnato dall’orchestra Anepeta, ’’E Campane Napulitane’, canzone che fu premiata e registrata anche su disco Fonit. La stampa locale (Il Mattino di Napoli) alloro lo elogiò come ‘Il nuovo Caruso’ per avere cantato senza microfono e commentò ‘Finalmente una voce con la V maiuscola’ ! Sempre nello stesso anno fu invitato dal MSI a registrare l’inno, ‘Sorgi Sicilia’, su dischi della VIS. 

Nel 1953 fu ingaggiato per cantare in America dove, nel 1954 al ‘Metropolitan Opera House di Pittsburgh’, interpretò il ruolo primario del ‘Conte di Almaviva’ nell’opera ‘Il Barbiere di Siviglia’. Il viaggio in America gli venne offerto, come da contratto, a bordo della bellissima e leggendaria nave transatlantico ‘Andrea Doria’ dove, durante la traversata, venne invitato a cantare concerti lirici accompagnato dall’orchestra di bordo diretta dal Maestro Bandel. 

Negli anni successivi fece molti concerti, tournée, spettacoli e programmi per radio e TV, prima negli Stati Uniti (per la SBC, NBC, Ed Sullivan e Perry Como Show, ecc.), poi in Sud-America. In quel periodo ebbe occasione di conoscere  personalmente numerosi personaggi famosi, tra cui gli  attori Jane Russell e Robert Mitchum, si esibì a Cuba con Edith Piaf in un programma musicale per TV (Canal4) e con Maurice Chevalier e Nat King Cole nel famoso Night ‘Tropicana’.

Subito dopo la mia nascita nel 1959 (ci trovavamo in Ecuador), mio padre  e mia madre decisero di continuare a lavorare, viaggiando e portandomi con loro. Il mio lettino era allora semplicemente il cassetto di un armadio d’albergo o un’amaca che mia madre appendeva tra due muri della stanza. Per i miei genitori fu una vita abbastanza difficile in quel periodo… ma piena di soddisfazioni artistiche. 

In America, dal 1955 al 1959, mio padre incise dei dischi 78 e 33 giri per la Columbia Records messicana e dischi 45 giri per la Onix e Granja. Al rientro dall’America, dal 1962  al 1964, seguirono dischi italiani a 45 giri registrati con la Phonotype, Zephir, Fonola e Primary. Nel 1962 vinse per due volte il 12° Festival della Nuova Canzone Siciliana di Castellammare del Golfo con la canzone ‘Carritteri ‘nnammurato’ (primo premio) e ‘Saridda’ (secondo premio) che furono registrate immediatamente su dischi. 

La voce di mio padre era una voce di prima qualità, duttile, pastosa, brillante, di una bellezza naturale e vellutata ma allo stesso tempo squillante e possente, non artefatta, di spontanea incisività e di chiara emissione e dizione. La sua voce e la sua arte del belcanto gli hanno dato sempre molte soddisfazioni artistiche; penso che tutte le sue registrazioni e soprattutto le numerosissime critiche della stampa ne siano la testimonianza.

La sua voce è stata donata da Dio. Avendo intuito questo, già da giovane mio padre
non era stato molto favorevole a farsi guidare da maestri o maestre di canto che gli imponevano tecniche di emissione vocale non adatte o non naturali per lui e che avrebbero potuto forse rovinargli la voce. Anche per il suo carattere un po’ ribelle, aveva sempre deciso personalmente quale maestro seguire o quale tecnica di canto applicare; preferiva in un primo tempo ascoltare più volte su dischi i suoi cantanti (modelli) preferiti come Gigili, Caruso, Fleta, Jan Kiepura, Tito Schipa ecc. per poi farsi ascoltare, consigliare ed eventualmente seguire lezioni da maestri che apprezzava e riteneva adatti per la sua voce.

Ha ricevuto lezioni e consigli dai seguenti maestri di canto:

-  Il Maestro Tenore Salvatore Pollicino di Palermo, con il quale ha studiato
   a lungo dall’età di diciotto anni per prepararsi nei ruoli primari di tenore
   in varie opere liriche;
-  il Maestro Alfredo Polverosi dell’EIAR (RAI), con il quale ha studiato 
   perfezionamento di fonetica per cantare in programmi radiofonici, dopo aver
   vinto un concorso di canto importante,
-  il Maestro Tenore Raffaele Punzo di Napoli, che era stato il segretario
   personale di Enrico Caruso e possedeva anche lui una voce molto
   timbrata e possente (voce carusiana);
-  il Maestro Tenore Giovanni Martinelli;
-  il famoso e leggendario Maestro Enrico Rosati, che all’epoca viveva a
   New York ed era stato il maestro di Beniamino Gigli e Mario Lanza !

Tutti questi maestri illustri diedero sicuramente consigli preziosi a mio padre ma suggerimenti importanti li ricevette anche da Beniamino Gigli, che lo aveva particolarmente a cuore e che mantenne sempre con lui una corrispondenza epistolare. Inutile dire che Beniamino Gigli era il suo idolo !

Non continuerò a raccontare i vari studi di mio padre, che per tutta la vita ha cercato di imparare di più sull’arte del belcanto e spesso diceva: “L’arte del canto è infinita, non si finisce mai di imparare” ma posso ancora aggiungere che verso la fine della sua carriera ha tenuto anche lui lezioni di canto a giovani aspiranti cantanti lirici che gli chiedevano consigli e pareri. La prima cosa che diceva ai suoi allievi era: “Prima di tutto studiate e capite bene il testo di quello che state cantando, immedesimatevi e scoprite quale sentimento ogni parola o frase deve avere. Quando si tratta di una frase triste o melanconica dovete esprimere questo sentimento, quando c’è gioia esprimete allegria e così via. Dovete usare i colori, come fa un pittore con la tavolozza di colori. Usate la voce come se fosse un pennello e quando cantate una romanza o aria lirica provate a pitturare con la voce un quadro ricco di colori e di tante sfumature”.

Ed è precisamente questo che mio padre ha sempre tentato di applicare al suo canto e secondo me è stato questo uno dei motivi del suo successo. Ha dato sempre molta importanza alla corretta interpretazione e chiara dizione del testo e diceva: “Ascoltate come interpretavano Gigli, Jan Kiepura, Miguel Fleta, Di Stefano e Mario Lanza!”. Per questi tenori aveva una particolare ammirazione e quando incontrò Giuseppe di Stefano (anche lui siciliano) in Messico per la prima volta nel 1957, divennero subito amici per la vita! Tramite lui, nel 1973, ebbe l’onore di conoscere personalmente la divina Maria Callas e di essere invitato nella sua residenza a Parigi. 
Di Mario Lanza diceva che nessun tenore è mai stato capace di cantare ed interpretare in modo eccellente come ha fatto lui. “Se un tenore dovesse imitare Lanza, finirebbe per uccidersi o rovinarsi la voce! Mio padre era rimasto molto impressionato da Lanza quando a New York aveva visto per la prima volta il film “Il Grande Caruso”.

Sembra incredibile, ma mio padre ha cantato e registrato arie liriche fino all’età di 82 anni !!! (lo testimonia il CD: ‘Romanze Vol.4’ registrato nel 2002). Pur non avendo più la forza diaframmatica e la capacità respiratoria e polmonare che possedeva da giovane, la sua voce era rimasta intatta e per questo aveva voluto continuare a registrare. L’aver saputo mantenere una tale voce fino a quell’età dimostra la sua grande passione, il suo amore e il desiderio di voler continuare a cantare la lirica.... sempre.
 

Aveva poi quel modo di saper comunicare con la gente, così galante, carismatico e garbato che tutte le persone che incontrava rimanevano incantate e affascinate dal suo modo di fare (che ahimè oggigiorno  sembra appartenere ad un altro mondo o tempo perché non si usa più...) Si esprimeva con tanta convinzione, passione, allegria o altro stato d’animo che coloro che lo ascoltavano avrebbero voluto sentire sempre di più... Insomma, anche semplicemente raccontando brevi storie personali o aneddoti sapeva intrattenere ovunque un folto  gruppo di persone o amici. E secondo me questa è una delle doti più importanti che un artista deve avere prima di tutto dentro di sé, cioè saper comunicare e trasmettere  emozioni dal profondo dell’anima... Anche questa è una qualità innata che difficilmente si può apprendere con l’insegnamento… fa parte del proprio carattere. Poi, come ho detto, c’era in lui quella grande sensibilità d’animo per cui facilmente si immedesimava nei problemi degli altri. Facilmente si commuoveva sentendo di situazioni difficili e in quei momenti i suoi occhi si riempivano di lacrime... La sua fragilità e vulnerabilità lo mettevano spesso a disagio o in imbarazzo, specialmente di fronte a persone con cui non aveva molta confidenza, ma secondo me questa è la cosa più bella che un uomo possa esprimere... Comunque questa sua sensibilità (che io considero una qualità) gli ha  sicuramente permesso di immedesimarsi al meglio nei vari ruoli operistici e in tutte le romanze e lieder che ha interpretato come cantante lirico, consentendogli di trasmettere sempre le più profonde emozioni al pubblico.  

Carissimo Papà, non sai il grandissimo vuoto che mi hai lasciato...
Sento che con te se n’è andata un’epoca… Mi hai insegnato tantissime cose... non le dimenticherò mai ! Fortunatamente ci sono le registrazioni della tua voce e del tuo canto che mi danno una certa consolazione e faranno sì che tu rimanga sempre vivo per me, per tutte le persone che ti hanno ammirato, stimato e voluto bene e per tutti coloro che in futuro avranno ancora la possibilità di ascoltare e apprezzare la tua voce per la prima volta.

Anch’io ti ho voluto, ti voglio e ti vorrò sempre tanto tanto bene fino all’eternità… ti porterò nel mio cuore ovunque andrò !
E cito le bellissime parole che una grande ammiratrice di mio padre mi ha scritto poco tempo dopo la sua morte e che valgono esattamente anche per me:

 

”Una parte di me se n’e‘ andata con lui,
ma una parte di lui rimarrà  sempre con me !”

 

Ciao caro Papà, mi manchi tanto, spero un giorno di potermi riunire nuovamente a te !


Con il massimo affetto e devozione,
Tuo figlio Michelangelo Jr.

 


Padre e figlio insieme - Palermo (Monreale) 2001

Michelangelo Verso e suo figlio Michelangelo Jr. felicmente insieme - Monreale 2001



Segue una lista in ordine cronologico delle date e città più importanti
nella carriera di Michelangelo Verso


Palermo
- Arena delle Palme - Lucia di Lammermoor, 13 Marzo 1948
Palermo - Arena delle Palme - Il Barbiere di Siviglia, 17 Giugno 1948
Palermo - Teatro Politeama Garibaldi - Lucia di Lammermoor, stagione lirica 1949
Palermo - Teatro Massimo - Concerto lirico con Beniamino Gigli, 2 Dicembre 1949
Palermo - Teatro Massimo - Rigoletto, stagione lirica 1950

Siena
- Basilica di San Francesco - Concerto in omaggio a Giuseppe Verdi, 3 Settembre 1950
Bagheria - Teatro Odeon - Cavalleria Rusticana, 1952
Trapani - La Geisha, 1952
Napoli e molte atlre città dell’Italia girando in tournée con il “Festival della Piedigrotta”, 1952
Roma - Radio (RAI) programmi “Rosso e Nero”, imitazioni di Caruso, Gigli, Schipa, Bechi, e.a. 1952
Monaco e Zurigo - concerti per le Forze Americane (AFN) con Edoardo Bianco, Gennaio/Febbraio ‘53
Monreale - Teatro Imperia - Concerto lirico con il Soprano Maria Caniglia, 7 Aprile 1953
Andrea Doria -
concerti lirici, il primo fu il 15 Luglio 1953
New York - Concerti, Radio, TV, Teatro ecc., 1953-1954
Pittsburgh - Metropolitan Opera House - Il Barbiere di Siviglia, con il Baritono Cesare Bardelli, 53/54
Milwaukee-Providence - Vari concerti lirici
Mexico - Teatro ‘Bellas Artes’ - Concerto assieme al Baritono Carlo Morelli, 21 Settembre 1955
Havana (Cuba) - Radio, TV, concerti, spettacoli, 1955
Mexico - Film per TV “Invitacion a Italia” con il Soprano Gloria Aguiar, 1 Giugno 1956
Mexico - Partecipazione al Film “Locos Peligrosos” (con Tin-Tan), 4 Aprile 1957
Mexico - Tantissimi programmi per Radio e TV, spettacoli ecc., fino al 1958
Guayaquil-Quito (Ecuador) - Concerti, Radio e TV, 1959
Lima (Peru) - Concerti, Radio e TV, 1959
Santiago de Cile - Concerti, Radio e TV, 1959
Calì (Colombia) - Teatro Municipal di Calì - Concerti, 1959
Bogotà (Colombia) - Concerti, Radio e TV, 1959
Mendoza-San Juan-Bahia Blanca-Buenos Aires (Argentina) - Concerti, Radio e TV, 1960
Comodoro Rivadavia-Tierra de Fuego (Argentina) - Concerti, Radio e TV, 1960
Montevideo (Uruguay) - Concerti, Radio e TV, 1960
Rio de Janeiro-Porto Alegre-Sao Paulo (Brazil) - Concerti, Radio e TV, 1961
Madrid-Barcelona (Spagna) - Programmi Radio e TV, 1961
Germania - Concerti per la NATO, 1962
Italia - Spettacoli in molte città (Tournèe),  1961-1963
Castellamare del Golfo - Festival della Canzone Siciliana - vincitore con due brani, 4/5 Agosto 1962
Yugoslavia - Spettacoli (Tournée), 1964
Bulgaria - Spettacoli (Tournée), 1964/65
Istanbul-Antalya (Turchia) - Spettacoli (Tournée) e programmi Radiofonici, 1965
Athene-Thessaloniki (Grecia) - Spettacoli (Tournée), 1965
Larnaca e Nicosia (Cipro) - Spettacoli, 1965
Cecoslovacchia - Spettacoli (Tournée), 1966-1968
Francoforte (Germania) - Spettacoli, 1968
Amsterdam e molti altri città dei Paesi Bassi - Concerti, Radio, TV, spettacoli, ecc. - 1966-1987
Rotterdam - Teatro Doelen - Concerto per beneficenza per i terremotati del Friuli, 1 Giugno 1976
Recanati (Italia) - Partecipazione al Concerto in omaggio a Beniamino Gigli, 20 Marzo 1984
Amsterdam
- Concerto lirico “Omaggio all’Europa”, presente il Console d’Italia, 25 Marzo 1987
Palermo - Partecipazione a concerti e programmi in TV per beneficenza per l’UNICEF, 1988-1996
Palermo - Concerto in omaggio del Tenore Salvatore Pollicino, 10 Giugno 1989
Roma - Premiazione con Targa d’Oro ‘Omaggio a Beniamino Gigli’, 1990
Palermo - Teatro Ranchibile - Concerto in omaggio a Beniamino Gigli, 19 Febbraio 1994
Filignano - Nominato come membro onorario del fanclub ‘The Friends of Mario Lanza’, 1998
Palermo
- Hotel Addaura - Concerto per il 6° Congresso Nazionale ANSAI, 30 Gennaio 1999
Palermo
- Registrazioni di vari cassette e CD, 1988-2002
Palermo - Premio alla carriera con Targa d’Argento dal comune di Palermo, 28 Aprile 2003
Palermo
- Omaggio di M. Verso a B. Gigli con la proiezione del film “Solo per te”, 30 Agosto 2004

 

 

Segue ora una lista di personaggi illustri dell’epoca per i quali M. Verso ha cantato

  • Presidente dell’U.S.A. Nixon
  • Sindaco di New York Impilliteri
  • Presidente di Messico R. Cortinez
  • Ex-Presidente di Messico Don Miguel Aleman
  • Presidente di Cuba Battista
  • Cardinale di New York Spellman
  • Cardinale di Cina Paul Yupin
  • Cardinale dell’Ecuador Opilio Rossi
  • Cardinale di Palermo Ernesto Ruffini
  • Cardinale di Monreale Carpinio

 

 

Articoli di giornali che sono apparsi dopo il suo decesso:

 

  

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Autore e webmaster: Michelangelo Verso Jr.
ultimo aggiornamento del 06/08/2015